Catalizzatori eterogenei supportati su carboni attivi: trattasi di prodotti solidi costituiti da particelle di rutenio finemente disperse su un substrato, generalmente, da un carbone attivo in polvere di diversa origine.
Le particelle di Rutenio sono fissate sulla superficie del carbone attivo tramite un legame SMSI (Strong Metal Support Interaction), che si instaura tra la sfera di coordinazione del precursore del Rutenio e i gruppi funzionali ossigenati (SOG: Surface Oxigenated Groups), presenti sulla superficie del supporto.
Le particelle di Rutenio intervengono nelle diverse reazioni in cui il catalizzatore viene utilizzato, modificandone la cinetica (abbassamento della energia di attivazione), ma senza alterarne la termodinamica (ΔG).
I catalizzatori a base di Rutenio sono ampiamente usati nella valorizzazione delle biomasse vegetali e nel campo della modificazione degli zuccheri. Trovano anche un largo impiego nella saturazione dei cicli aromatici.
Il Rutenio, in confronto agli altri metalli del gruppo VIII B, presenta diverse valenze positive ad alto numero di ossidazione; per questo motivo viene anche utilizzato come catalizzatore di ossidazione. Nel caso sia impiegato nelle reazioni di idrogenazione, il Rutenio richiede un periodo di induzione durante cui non avviene l’assorbimento di idrogeno, finché non si completi la ristrutturazione della superficie dei cristalli di Rutenio.